Artre & Impresa
Un mix sofisticato.
Le aziende sono sempre in trasformazione, le opere d’arte invece sono immutabili e possono ambire all’eternità perchè il loro compito è comunicare gli ideali oltre i limiti fisici e temporali.
Creare un’opera su commissione è molto impegnativo, bisogna capire le aspettative e saper interpretare il mandato mantenendo la giusta libertà creativa per la buona riuscita del lavoro, questo vale per un privato come per una corporate o un museo, non ci sono differenze, bisogna immergersi fisicamente e mentalmente condividendo il processo.
Il processo è esso stesso sostanza…bellezza.
Un Progetto ben curato deve essere raccontato: colleghi, clienti, fornitori, famiglia, amici tutti devono sapere. Buoni rapporti interpersonali e obbiettivi condivisibili sono alla base delle nostre attività sociali e il lavoro è un ambito nel quale questi presupposti sono fondamentali e qui l’Arte fa la differenza come strumento di comunicazione: creativo, aperto e incisivo che lascia il segno e trasmette pensieri, sogni…
Questa premessa è importante per capire meglio il mio approccio e ora ti racconto la nascita di un’opera che per me è stata molto importante:
FULLPLASTIC_EB
All’inizio del 2024 sono stato contattato da Enrico Bonetti, amministratore unico di EB_Plast, azienda di stampaggi plastici del bergamasco. L’imprenditore aveva visto alcune mie opere ed era ansioso di commissionarmi un lavoro su misura da installare nella sua sala riunioni.
L’idea di avere un quadro realizzato in materiale plastico per raccontare la sua azienda era il sogno che ero chiamato a realizzare.
Dal mio punto di vista quest’opportunità si innesta perfettamente nel processo di riscoperta e racconto delle mie origini. Da tempo infatti ho compreso che il mio legame con la materia plastica è anche un’espressione del territorio in cui sono nato e cresciuto: la Bergamasca che da più di un secolo è uno dei centri industriali più importanti d’Italia si caratterizza oggi come uno dei centri principali per la produzione dei derivati della plastica e io come artista trovo interessante raccontare queste realtà perchè nelle loro storie ritrovo sempre anche un pò della mia.
Deciso quindi a lanciarmi nell’impresa mi presento per il sopraluogo preliminare, Enrico mi accoglie con entusiasmo portandomi subito in azienda per mostrarmi tutto il processo produttivo. Mi salta subito all’occhio l’evidente parallelismo tra le fasi produttive di EB_Plast e i passaggi tecnici che eseguo per le mie creazioni con il copolimero EVA. L’intento quindi è di realizzare un’opera che rifletta i processi industriali e creativi, esprimendo differenze e similitudini di questa collaborazione tra Arte & Impresa.
La Partership
L’imprenditore e l’artista si mettono in gioco
Enrico sogna un’esplosione Plastica compito per nulla complicato, il difficile sta nel contenere quest’esplosione in una struttura compositiva chiara ed equilibrata che non risulti pesante e noiosa. Già il lavoro in fabbrica ha le sue difficoltà. L’opera deve rappresentare un momento di fuga, di contemplazione per dare spazio al bisogno di immaginario per generare altri sogni….
Decido di iniziare esplorando l’azienda attraverso un approfondito reportage fotografico, voglio fissare i momenti principali della produzione di EB_Plast.
In studio rielaboro gli scatti ricreando virtualmente uno spaccato delle diverse fasi di produzione. Il risultato di questo processo preliminare è un rendering che una volta stampato e applicato su tela diventerà la base del lavoro di postproduzione con il materiale plastico.
Creato il supporto fisico inizio finalmente il lavoro di cesellatura della superfice e attraverso un’attento lavoro di ricostruzione, goccia dopo goccia conferisco corpo e materia all’immagine.
Con la materia termoplastica densa e mielosa ricostruisco volumi e toni creando quella superficie così particolare, quella struttura fluida e allo stesso tempo solida e concreta che sembra nata per infrangere il tabu costringendo lo spettatore a toccare l’opera per completare l’esperienza.
Il mio pensiero si solidifica un’altra volta
Per l’artista realizzare un’opera su commissione è un’opportunità per uscire dagli schemi del pensiero individuale per condividere un percorso e mettere alla prova la propria creatività. Il committente al contrario si deve affidare confidando nel talento creativo al quale chiede di realizzare un sogno. Quando queste circostanze si verificano i sogni prendono forma e l’entusiasmo dilaga.